Hanno schiavizzato la mia dolce metà

  • Scritto da italsex il 01/06/2020 - 08:30
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Ho sempre desiderato vedere mia moglie schiavizzata.

L'idea di vederla sottomessa ad altri uomini, costretta a subire le

umiliazioni piu' degradanti, mi faceva impazzire.

Dopo tre anni di matrimonio, facevamo sesso spesso ma con poca passione.

Ci voleva nuova linfa nel nostro rapporto.

Ci eravamo sposati entrambi trentasettenni, dopo avere avuto le nostre esperienze.

Lia è una bellissima donna, ancora di piu' adesso che ha compiuto quarant'anni.

Carnagione bianchissima, bionda, occhi verdi, un seno sodo e pieno, alta con belle gambe lunghe e affusolate.

Durante i nostri amplessi, piu' volte le bisbigliavo che mi sarebbe piaciuto enormemente vederla posseduta da altri uomini.

Lia mi diceva di smetterla, ma notavo che la cosa la eccitava molto.

Avevo cinque amici, quasi tutti miei coetanei, tutti single.

Luigi, Marco, Gianni, Leo e Alfredo.

Quando il venerdi sera ci si vedeva per il solito pokerino, il discorso cadeva sulle donne, ed i miei amici mi ripetevano sempre, quanto fossi fortunato a potere fare l'amore con una donna molto bella come mia moglie.

Scherzando chiedevo loro cosa avrebbero fatto se avessero potuto fare l'amore con Lia e loro invece rispondevano seriamente che le avrebbero fatto di tutto e che a loro piaceva moltissimo umiliare la donna.

Mi feci coraggio e confessai loro che il mio desiderio piu' grande corrispondeva ai loro sogni.

"Ma davvero a te piacerebbe che noi trattassimo tua moglie peggio di una troia? " mi chiese Marco.

"Si' è quello che desidero di piu'".

"Ma come possiamo realizzarlo, tua moglie non credo sarà d'accordo" disse Luigi.

"Infatti non deve saperne niente" risposi, "organizzerò un poker a casa mia e la prenderete con la forza".

"Spesso quando faccio l'amore con lei, le dico che mi piacerebbe vederla presa con la forza da altri e noto che in fondo questo le piace".

"Dobbiamo forzare un pò la situazione e sono sicuro che non solo le piacerà, ma verrà fuori il suo lato piu' nascosto".

Increduli ed eccitatissimi i miei amici si organizzarono per vederci il prossimo venerdi sera a casa mia.

2

Si avicinava il giorno stabilito ed io volevo "preparare" in qualche modo mia moglie, a quell'incontro.

Due giorni prima, mentre stavamo per metterci a letto, le dissi:"Amore, mi sono cacciato in un brutto guaio"

"Cosa è successo?" mi chiese preoccupata.

"Alcune sere fa', ho perso al poker 200.000 euro e adesso sono nei guai fino al collo, perchè non ho quella somma ed i tizi a cui devo il denaro mi hanno prima minacciato e dopo ricattato".

"Ma cosa dici, sei pazzo?"

"Come hai potuto giocarti tutto quel denaro alle carte!"

"E poi di quale ricatto parli?"

"Amore, mi hanno detto che se non rendo loro l'intera somma prima che finisca la settimana, mi rovinano e mi riempiono di botte".

"Solo tu puoi salvarmi, lo so' ti sto chiedendo una cosa terribile. ma hanno detto che sono disposti ad azzerare tutto a patto che tu ti conceda loro per un giorno intero"

Lia mi guardò allibita.

"Ma cosa stai dicendo, ti rendi conto di cosa mi stai proponendo?"

"Ti prego, perdonami, ho fatto una grande cazzata, ma solo tu puoi salvarmi."

"Mi fa schifo solo parlare di queste cose, ma perchè non chiami la polizia?"

"Quella è gente pericolosissima, è meglio non mettersela contro"

"Come hai potuto farmi questo, luca, ti ho sempre amato e rispettato!"

"Perdonami amore, salvami, ti prometto che dopo non tocchero' mai più una carta da gioco"

Singhiozzando si mise a letto, rifiutando il mio abbraccio e volgendomi la schiena.

La sentii piangere quasi tutta la notte.

"La mattina seguente mi guardo' e disse:"lo faro' solo perchè sei mio marito e non voglio che ti facciano del male, ma non credere che, dopo sarà tutto come prima"

Tentai di abbracciarla, ma lei si divincolo' ed alzandosi mi disse:"voglio anche, che tu sia presente, cosi' ti renderai conto di come mi stai ricoprendo di fango"

Ero rimasto molto colpito dalle sue dure parole, ma nello stesso tempo provavo un sottile piacere nell'immaginare mia moglie scopare con cinque sconosciuti!

Contattai di nascosto i miei amici e raccontai loro la storiella che avevo inventato per mia moglie.

Erano eccitati e talmente entusiasti, che mi chiesero se potevano realizzare con mia moglie il loro sogno piu' inibito.

Chiesi quale fosse e mi risposero che avevano sempre desiderato trattare male ed umiliare una bella donna.

Risposi che potevano fare a mia moglie tutto quello che volevano a patto di non lasciarle segni sul corpo.

"Di' a tua moglie di farsi trovare senza calze, con minigonna ed intimo nero di pizzo" mi disse luigi.

Il giorno dopo era venerdi', mia moglie, che fino ad all'ora non mi aveva piu' rivolto la parola, si fece trovare con l'abbigliamento richiesto.

Era splendida, occhi verdi bellissimi, capelli lunghi biondi, minigonna nera che metteva in mostra due meravigliose gambe ed una camicetta bianca di cotone dove risaltava un seno ancora sodo e compatto.

Uno schianto di donna nonostante i suoi quarant'anni.

Suonarono alla porta e lia trasali'.

Andai ad aprire, era gianni.

"Scendete, andiamo a fare un giro in macchina".

Giu' ci aspettavano due macchine.

Nella prima presero posto luigi e gianni, nell'altra io, lia, marco, alfredo e leo.

Fecero sedere dietro tra marco e alfredo, io sedetti accanto al guidatore leo.

Nel sedersi la minigonna di mia moglie era salita di parecchio, lasciando scoperte quasi tutte le cosce.

Tento' pudicamente di aggiustarsela, ma venne fermata dalla mano di marco che le mise le braccia dietro la schiena, ordinandole di tenerle cosi'

Spaventata lia ubbidi'.

"Tuo marito ti ha spiegato tutto?" le chiese alfredo.

Lia avvampo' e rispose con un flebile "si'".

"Benissimo da questo momento e per tutto il giorno sarai la nostra troia e non potrai ribellarti, capito?"

Mia moglie scoppio' a piangere e non rispose.

Le arrivo' uno schiaffo sulla faccia che la fece sussultare:

"Forse non mi sono spiegato" ripetè alfredo, "devi rispondere che sei la nostra troia"

Tremante di paura e con le lacrime agli, occhi mia moglie rispose"sono la vostra troia".

"Brava, adesso devi dirci dove ti piacerebbe sentire i nostri cazzi"

Lia riprese a singhiozzare e le arrivo' un'altro schiaffo ancora piu' forte del precedente, da parte di marco.

"Mi piacerebbe sentirli sul mio corpo" rispose mia moglie piangendo.

Un altro schiaffo le si stampo' sulla faccia.

"Sei una troia e devi usare un linguaggio piu' osceno possibile, come si addice ad una vera porca, adesso ripeti dove ti piacerebbe sentire i nostri cazzi" ripete' marco.

Spaventatissima e confusa, lia rispose immediatamente, temendo altri manrovesci.

"Mi piacerebbe ricevere i vostri cazzi nella mia bocca e nella mia figa"

"Hai dimenticato un buco" dissero ridendo i tre.

"No vi prego quello no, ce l'ho troppo stretto e non l'ho mai fatto nemmeno con mio marito".

Era vero, lia aveva uno splendido culetto, ma con un buchetto piccolo, ogni volta che ci provavo mi pregava di smettere perchè le facevo male.

"I tre risero sguaiatamente.

"Ci penseranno i nostri cinque uccelloni ad allargartelo!"

Nel frattempo riflettevo.

In quale oscena situazione avevo trascinato mia moglie?

Ero anche preoccupato dal duro modo di fare dei miei amici, avevo paura che la situazione potesse precipitare.

Non immaginavo che quello che avevo vissuto in quella decina di minuti non era che l'inizio di una lunga storia.

hai un continuo di questo racconto
Aspetto il seguito molto eccitante...

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