A mia sorella dico tutto

Torniamo a casa accompagnati da nostra zia. Avevamo visitato quello che sarebbe stato il nostro nuovo appartamento. Piccolo ma carino, un monolocale. Ormai questa per mia sorella e me, è la casa dei nostri genitori. Sarebbero dovuti tornare questa sera, ma un contrattempo li aveva bloccati. Poco male, mai come in questi giorni li avevamo percepiti come estranei. Mia sorella mette un pochino di musica, prende una birra, ne beve un sorso e me la passa…

  • Sei contento fratellino? Andiamo a vivere da soli, senza controlli e potremo fare come vogliamo. Tutto sarà pagato da quella vacca di zia…è il minimo che può fare. Si muove al ritmo della musica, è sempre stata molto eccitante nei suoi movimenti. Si riprende la bottiglia, l’appoggia alla bocca e manda un gran sorso giù. La gradisce è gelata e deve avere una gran sete. Me la ripassa e ballando toglie le scarpe e si sfila i pantaloni. Rimane con la camicetta e gli slip bianchi. Gambe bellissime, balla ed è eccitante.

  • Sei affascinante sorellina, e balli benissimo. Quando andiamo in giro vedo come ti guardano. Finisco la birra e ne prendo un’altra. Ordiniamo delle pizze…? Mi sfila la birra, lecca il bordo della bottiglia e beve.

  • Va bene per la pizza, andiamo nel letto a mangiarla e ci vediamo un film…dai fa caldo sfila i pantaloni fratellino. Rimango con i boxer, ed apro un’altra bottiglia. Si avvicina a me, mi bacia il collo, si strofina come una gatta, mi sfiora le labbra con la lingua e mi bacia. Si allontana e ballando si slaccia la camicetta, mostra il reggiseno bianco e riesco a vedere come i suoi capezzoli, siano già duri e come spingano sul suo intimo. Ballando si appoggia di spalle a me, mi fa capire di sfilarle la camicetta e di slacciarle il reggiseno. Con una mano reggo la birra, e con l’altra le tocco il seno. E’ duro, pieno è diventato ormai una terza piena che travolge la legge di gravità. Le bacio il collo, lei sfiora il sedere sui miei boxer. Si gira, mi alza la maglietta e mi bacia il petto. Morde i miei capezzoli, mentre accarezzo i suoi. Ci baciamo, le nostre lingue giocano nella sua bocca, il suo seno è appoggiato al mio petto. Ho il cazzo che spinge nei miei boxer e contro la sua pancia. Infila la sua mano nei miei boxer, mi accarezza il cazzo, solletica le mie palle che iniziano ad indurirsi, il suo indice arriva a solleticare il mio perineo. Mi passa la sua birra ormai finita, si inginocchia, tira giù i boxer e con la lingua disegna delle linee immaginarie sul mio membro. Finisco anche la mia di birra, mentre sento la sua bocca inghiottire la mia cappella arrivando fino a metà del cazzo. Mi sto gustando il pompino che mi sta facendo. Guardo il suo volto è bellissimo vederla succhiare. Apre gli occhi, sorride e ….

  • Dai fratellino va ad ordinare le pizze, altrimenti bevo senza mangiare nulla… Ho una gran fame, per fortuna la porteranno tra 30 minuti. Vado in bagno, la birra già fa effetto. Inizio a pisciare, sento il suo corpo che si appoggia dietro di me, tolgo la mano dal cazzo, e lei mette la sua. La diverte vedermi pisciare, lo muove, come fosse una matita. Mentre gioca, le carezzo il culo. E’ durissimo, piccolo, tondo sembra di accarezzare una statua di marmo. La mia pisciata è lunghissima, e ride come una pazza…

  • Dai che la devo fare anche io…sbrigati che me la faccio addosso. Prendo un pezzettino di carta e mi asciugo, lei non ha aspettato. Si è tolta gli slip bianchi, o meglio quasi bianchi, hanno delle macchie di sangue. Stanno finendo le sue mestruazioni. Ha appoggiato la gamba destra sulla vasca, e sta pisciando dentro.

  • Dai fratellino bevi dalla mia fontana.

  • Mi abbasso, apro la bocca e lei indirizza dentro il suo getto. La bevo, le farei tutto. Spesso da ragazzino l’ho spiata e confesso di essermela segata spesso. Mai avrei immaginato di arrivare a questo punto. Continua a pisciare e guidato dallo schizzo, arrivo con la lingua all’origine di quella fontana. Diminuisce il getto, ma continuo a leccarla, si apre le labbra e mi accoglie dentro di lei. La lingua esplora, sento che le piace. Si sposta ed offre il culo alla mia lingua. Afferro il i suoi fianchi, scendo sui glutei, ammiro quel culo sodo, piccolo e tondo. Lo accarezzo é liscio, bianco. Allargo delicatamente i glutei, è strettissimo, lo apro, vedo il piccolo buchino, sembra una rosellina più in basso le labbra umide del suo umore che inizia a scendere insieme a piccole gocce di sangue. Appoggio la lingua sul buchino, entro e la muovo. Lei inarca il corpo per farsi leccare. La lingua è ben dentro, sento un sapore dolciastro. La lingua scende e assaporo la sua figa, il dolce del culetto, si mischia al salato delle sue labbra e avverto un piacevole retrogusto amaro delle sue mestruazioni. Amo mia sorella, voglio sentirla venire. Suonano alla porta, deve essere la pizza. Mi infilo i boxer, raccolgo la camicia. Mi precede mia sorella, che velocemente si è infilata la camicetta, per lei gli slip sono un indumento scomodo. Apre la porta e il ragazzo sui 19 anni entra con le pizze. La segue in cucina, noto che i suoi occhi sono fissi sul suo culo. Mia sorella toglie degli oggetti dal tavolo per fare spazio. Quelli più lontani la obbligano a piegarsi per arrivarci. Le si alza la camicetta e il culo si scopre mostrandosi nella sua bellezza. Rimane in quella posizione per 2 interminabili minuti. Il ragazzo sembra in trance fisso sul suo culo. Noto il rigonfiamento dei suoi pantaloni. In brevissimo tempo il bozzo prende forma, si vede benissimo la forma del suo cazzo dritto. Mia sorella si gira, la camicetta e leggermente alzata e il ragazzo può ammirare il suo pube, con il piccolissimo ciuffo di peli biondi. Lui sorride imbarazzato e poggia le pizze.

Mia sorella lo paga, ma lui sembra un sasso, non si muove. Mia sorella…

  • Non è esatta la somma? E lui…

  • No no…ma si insomma scusate, non so se ho capito. Si sposta leggermente indietro, slaccia la patta e se lo tira fuori. E’ già duro, completamente scappellato, il riflesso della luce risalta le gocce che scivolano sull’asta. E’ effettivamente dotato, il suo cazzo non è assolutamente timido come lui. Mia sorella resta impassibile alla scena e risponde…

  • Si hai capito male scusami…prendo solo il suo…appartengo a lui. Mi gratifica la tua eccitazione, mi dispiace. Imbarazzato lo rimette a fatica nei pantaloni e…

  • Oddio scusatemi…le pizze le pagherò io…perdonatemi ma non fatemi licenziare. Oltre alle pizze…posso darvi dei soldi. Posso chiedervi se posso segarmi…vi pago il disturbo. Mia sorella si allunga nuovamente sul tavolo e prende due tovaglioli di carta e li da al ragazzo. Poi con viso e voce glaciale gli dice…

  • Prendi i tovaglioli e sbrigati a venire, sborra sulla carta senza sporcare. Poggia i soldi sulla mensola e fa presto. Mia sorella si toglie la camicetta e fa cenno di avvicinarmi a lei, mi abbassa i boxer e mi sega. Il ragazzo si sbottona i jeans, abbassa i boxer. Il suo cazzo libero dall’intimo rimbalza, sembra una trivella petrolifera. Se lo prende in mano e inizia a masturbarsi. Non impiegherà molto a sporcare la carta. Si sega in maniera particolare, la sua mano è capovolta sull’uccello. Lo guardiamo segarsi, mentre mia sorella mi sta masturbando, come fossimo davanti ad un porno gay. Lui si avvicina e vorrebbe toccarla e allora lei…

  • Non mi toccare, se vuoi tocca lui. Solo lui può toccarmi.

  • Beh veramente non ho mai toccato un maschio, preferisco le donne.

  • Fai da solo guardando o toccando mio fratello oppure prendi i tuoi soldi e te ne vai.

  • Cavalo come tuoi fratello…mi prendi in giro…

  • Mi hai stufata che devi fare…?

  • Si si scusami, sono cazzi vostri. Si avvicina e poggia la punta sull’uccello sul mio. Mia sorella si sposta, poggia la gamba sulla sedia e si masturba. Il ragazzo sfrega il suo cazzo sul mio, con l’altra mano mi palpeggia il culo. Immagino cosa vorrebbe se non ci fosse lei. Mentre mi massaggia il culo, afferra i due cazzi con l’altra mano e li masturba. Mia sorella si masturba velocemente e inizio a sentire il canto del suo orgasmo. Il ragazzo si gira su mia sorella, si sposta indietro, mette il tovagliolo davanti e sborra.

  • Adesso vattene… fa lei. Rimaniamo soli, andiamo nel letto a mangiare la pizza…fino a quel momento silenzio assoluto…poi…

  • Hai visto fratellino…pizza gratis e 40 euro regalati…metti un film…

  • Sei tremenda, lo guardavi fulminandolo con i tuoi occhi marroni chiari con riflessi verdi, che film Horror?

  • Ma che Horror sciocco…vai su un sito porno e metti un film…

  • Azz sei proprio la peggio…che metto?

  • Beh dopo stasera…mi ha eccitata come ti toccava quel coglione….pure i soldi per toccartelo e segarsi…ahahahah. Dai metti un porno gay sono curiosa di vedere come lo fanno. Vai su quel sito, dove c’è Giovanna. Bella donna, eccitante…mi piacerebbe toccarla.

  • Ahhh si vero, scrive benissimo, racconti eccitanti. Abbiamo divorato le pizze e ci beviamo l’ennesima birra, il film è iniziato e già un uomo di una certa età sta segando un ragazzo. Mia sorella si gira e domanda…

  • Scusami tesoro….ma come hai scoperto che ti piaceva anche con loro…se vuoi non rispondere.

  • La storia è lunga…e non sempre piacevole. Spesso sono stato preso di mira da maschietti, forse colpa mia. Probabilmente anche mamma e papà poco attenti. Poi un giorno mi viene a prendere il socio di Papà…quello che sai anche te è l’attuale amante del caro paparino.

  • Si il porco…come fa papà lo odio…come odio mamma finta perbenista.

  • Insomma tornavamo a casa, era inverno e buio. Si ferma al parcheggio quello qui dietro, con una scusa. Apre il cruscotto davanti al lato passeggero. Faceva complimenti per la mia bravura sportiva figurati…prende delle carte, che guarda un po’ casualmente cadono sopra la mia tuta….guarda il vecchio del film che proboscide che ha….

  • Si veramente grosso…il ragazzo bel fisico ma con il pisellino…dai continua…non mi hai mai raccontato.

  • Insomma prendendo le carte palesemente mi toccava, ero bloccato…mi diceva…scusami scusami ma intanto toccava. Mette la sicura alle porte e infila la mano nella tuta. Faccio per toglierla, ma afferra il cazzo…ero imbarazzato. Sei ancora moscio…ma lo sento grosso…diceva, provava a baciarmi…ma mi faceva schifo. Mi toccava e il mio cazzo non rispondeva…cioè rispondeva alla mano…ma non alla testa.

  • Cosi’? Mia sorella, prende un’altra birra, mi toglie i boxer e giocherella col cazzo.

  • Mmm si cosi’ sorellina, insomma mi stava crescendo nella mano del maiale. Lui si eccita, si abbassa la zip e mi dice di toccarlo come se fosse un papino affettuoso. Se lo tira ben fuori dalle mutande e mentre se lo segava palpava il mio. Mi ritrovo con i boxer abbassati, senza rendermi conto. Mi stava segando.. e mi chiedeva cose intime.. se avevo avuto rapporti, se andavo con le donne, se sborravo tanto…insomma queste cazzate… Mia sorella al mio fianco, corpo nudo come me del resto, siamo pieni di birra ma non ancora ubriachi. Intanto il film va avanti, il vecchio si sta facendo il ragazzo, ho due sentimenti contrastanti. Mi fa schifo ricordare, ma sono eccitato, raccontando tutto a mia sorella. Ma soprattutto ho voglia di fare l’amore con lei.

  • Ti da fastidio che ti tocco mentre racconti…?

  • No no anzi aiuta…almeno non mi vergogno

  • Sciocco con me non devi vergognarti, anzi devi raccontarmi tutto, non solo questa storia….amore mio guarda come sei grosso hai una cappella da mordere.

  • Umh grazie…si insomma avevo i pantaloni abbassati, e lui eccitatissimo, purtroppo la mano come ti dicevo, mi aveva fatto diventare duro. Si avvicina con la testa e se lo mette in bocca. Mi fa mettere la mano sul suo uccello e se lo fa segare. Ormai, non potevo tirarmi indietro e poi al buio…se non avessi avuto il suo cazzo in mano…potevo fingere di essere con una donna. Poi avevo già avuto esperienze del tipo…ti ricordi l’estate che eri a Londra…? Per tre mesi ho avuto rapporti con nostro cugino…

  • Ma chi il figlio del fratello di papà? Finisci questa del porco…poi voglio sapere tutto

  • Si lui…beh il porco ingoiava il mio cazzo ed io alla fine….

  • Hai sborrato….in bocca

  • Si appunto…e quasi subito lui nella mia mano.

  • Che maiale…

  • Si ma poi mi accompagna a casa e rimane pure a cena….e poi la domenica alla casa al mare…voi eravate in spiaggia te mamma, papa e il tuo ex Giorgio…stavate sempre a baciarvi…

  • Figurati quel cretino…neanche una sega ha avuto e al massimo mi ha palpato le tette e si è pure sborrato nel costume.

  • Appunto stronza…va beh, stavo a casa e lui è venuto in ritardo ricordi…? Beh apro la porta, si scusa e chiede di mamma e papà… dico che sono al mare…e lui subito allunga la mano. Dico di finirla e lui…dai solo l’ultima…e cercava di toccare. L’ultima dai…aveva pure una macchia sui pantaloni il maiale. Dico…dai arrivano…e lui figurati farebbero finta di nulla….

  • Accipicchia sapeva…tutto oppure…

Nel film intanto il vecchio si inculava il ragazzo, ma si erano aggiunti altri due anziani, uno era sbocchinato dal giovane e l’altro si segava.

  • Non so cosa sapesse…ma era tranquillo, tanto da abbassarsi i pantaloni e di strusciarsi sul mio costume. Il pensiero di te con quel coglione di Giorgio e l’idea che sapesse tutto, mi facevano essere più disponibile di quando eravamo in macchina. Mi faceva schifo, ma si strusciava e sentivo il cazzo che diventava duro. Si toglie pantaloni e mutande, sbavando strusciava il cazzo pelosissimo sul mio costume, sembrava anche più grosso della sera in macchina. Mi abbassa il costume e rimaniamo cazzo su cazzo. Si inginocchia e mi succhia il cazzo, avrei voluto che entraste per vedere le vostre facce. Pensavo finisse come l’altra volta, invece si alza e non so come mi sono ritrovato con quel bastone peloso in bocca…forse lo volevo e basta. Andiamo sul divano, e me lo ritrovo dietro a leccarmi il culo. Ero quasi rassegnato, purché finisse, invece con la scusa di un rumore alla porta, rimane carponi nel divano e gli finisco dietro, con forza lo afferro per il culo e appoggio il cazzo dietro…quasi subito trovo la strada e spingo.
  • Accidenti fratellino…te lo sei inculato….grande….sprecato però questo cazzo saporito…mmm.
  • Inculato…? Mancavano solo le palle dentro…spingevo come un matto. E gradiva pure….davo certi colpi, sentivo le pareti, pensavo di sfondarlo…avevo un odio. Mi chiedeva di segarlo, ma lo scopavo e basta. Lo sborro come una vacca, mi sfilo e gli schizzo in faccia…come stanno facendo quelli del film…e lui con il volto pieno di sperma, finisce di segarsi sul divano…dove c’è ancora la macchia…
  • Ahhahahaah ecco cosa è….sinceramente mi dispiace…ma hai fatto bene…senti fratellino…ho voglia di te…senti come sono bagnata. Prende la mia mano e se la mette in mezzo alle gambe…era fradicia..la prendo in braccio, la bacio e appoggio il cazzo tra le sue gambe. La punta e dentro di lei, se lo sfila, si gira e cominciamo a leccarci, 69 fantastico. Lo sento muoversi nella sua bocca, e lei gronda nella mia bocca. Si siede su di me, dandomi le spalle, lo infila dentro e cavalca, sento i suoi orgasmi. Ogni volta che viene urla quanto gode e quanto mi ama. Vedo come muove i fianchi sul cazzo, infilo un dito nel culo e la scopo…

    • Fratellino…inculami…infilami anche le palle nel culo. Si stende su un fianco e la penetro, grida di spingere, continua a venire. Prende un dito della mia mano e se lo infila in bocca, l’altra mia mano la usa per masturbarsi.
  • Dai amore sfondami il culo…odiami….fammi male. Vorrei continuare dentro di lei, tutta la notte, ma le mie palle si svuotano dentro di lei. Ci addormentiamo ancora incastrarti. La mattina ancora siamo abbracciati, le bacio il collo. Si sveglia sorride, cerca subito il cazzo e lo trova. Se lo avvicina tra le gambe…
  • Dai tesoro riprendi a spingere. Le afferro i seni e riprendo a spingere come vuole lei…sento la porta di casa aprirsi…
  • Cazzo sono arrivati fammi togliere e me ne vado in camera.
  • Cazzo finisci di scoparmi prima, che ti frega, stasera ce ne andiamo…dai spingi che stavo venendo. Sono preoccupato che ci vedano, ma devo farla venire… la amo e deve godere….la sento venire…una pioggia calda avvolge il cazzo…è l’ultima spinta…godo ancora dentro di lei….non mi rendo conto che non ha più le mestruazioni . Scendo dal letto, vado alla porta per andare in camera mia, prima che mi vedano i nostri genitori.
  • Stupido…mettiti i boxer…non vorrai uscire nudo….a me non frega nulla, ma se ci tieni copriti.
Bello !
Questi sì che sono porcelli, non io che miei mi hanno investito di rimproveri perchè mi hanno beccato che stavo palpeggiando le tette di mia cugina, io allora avevo 13 anni lei 17.

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