una calda notte romana,una notte appiccicosa e umida,
di quelle da passare sotto un ventilatore.
E Maddalena,indaffarata e stanca,sudata e vogliosa....
Già,vogliosa dopo un periodo di lontananza,di notti
insonni e sola in quel lettone accogliente.
Andiamo a fare due passi????
Perchè no,l'idea di un po di refrigerio poi mi faceva stare meglio.
Il giardino è un andirivieni di bambini che giocano,
persone che parlano e coppiette che appartate si toccano,
si baciano,si rincorrono nei loro desideri.....
e il suo,un desiderio folle di me,del mio corpo
e del mio sesso.
Ci appartiamo ai piedi di un albero distante
e ci sdraiamo per terra,come bambini e le nostre mani
iniziano a cercare le forme,le voglie,il priobito.
Il mio sesso voglioso ed eccitato riempie i pantaloncini corti
che le sfiora lentamente e poi apre con decisione fino a
catturarlo con la mano in una presa dolce ma decisa.
la sua bocca avida si avvicina e lo ingioia fino in fondo
mentre con la mano libera prende la mia e se la infila sotto
il perizoma fradicio di umori. La sua bocca incessante
percepisce l'imminente arrivo dell'orgasmo allora si alza
in piedi e con le mani si appoggia all'albero,
si sfila il perizoma e porta il mio cazzo ormai enorme
fino al culo pronto ad accoglierlo.....
movimenti lenti,cadenzati dai battiti del cuore,
movimenti che portano entrambi sul ciglio di orgasmi tanto desiderati
fino allo scatto per prendere lo sperma in bocca e berlo avidamente
senza sprecarne una goccia.....
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