Dago le concesse solo pochi istanti di tregua – il tempo di un respiro, di un battito – prima di guidarla dolcemente ma fermamente in ginocchio. Il corpo di Ashley rispondeva con un’acquiescenza che la sorprendeva, come se avesse
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L’agenzia viaggi era il suo regno e la sua prigione dorata. Ashley alzò lo sguardo verso la targa sulla porta – “Dreamaway Travel” – un nome che aveva scelto anni prima, quando ancora credeva che organizzare fu
, 4 mesi fa | letto 869 volte
Roberta fu la prima a svegliarsi. Era ancora piacevolmente avvinghiata al corpo di Dago e nello stesso tempo sentiva i muscoli dolenti di quel piacere che si prova post allenamento, scoprendo l’esistenza di muscoli che non pensava di avere.
, 4 mesi fa | letto 474 volte
“Usatemi…” quelle parole le erano uscite dalle labbra con un tono che era una miscela tra una supplica, una preghiera e una richiesta. Si mossero lentamente, quasi tutti avessero bisogno di riprendersi ancora un po’ da qua
, 4 mesi fa | letto 471 volte
Non riusciva a staccare gli occhi da quei due corpi femminili, così diversi eppure ugualmente magnetici: Francesca con la sua maturità scolpita dal tempo, curve che raccontavano una storia di esperienze vissuta; Roberta con la fresch
, 5 mesi fa | letto 674 volte
Da quella sera nello studio, conclusasi con una particolare dichiarazione di intenti, erano oramai passate settimane. Roberta aveva trovato un nuovo lavoro che la rendeva molto più felice, aveva ripreso contatti con le sue vecchie amiche e,
, 5 mesi fa | letto 555 volte
Un tragico equivoco Non avrei mai saputo spiegare come ci ero arrivata; venticinque anni, ben fatta, con un paio di gambe scultoree, un fondoschiena a mandolino che catturava gli occhi e l’ammirazione di tutti i maschi che incrociavo, un
, 5 mesi fa | letto 4.3K volte
Dopo mille indecisioni e continui scambi di “Decidi tu” e “No decidi tu”, Dago aveva optato per un ristorante indiano di cui aveva sentito parlare. In fin dei conti era anche vicino a casa, e lui non vedeva l’ora di a
, 5 mesi fa | letto 640 volte
Un sogno. Cosa altro poteva pensare che fosse? Dago galleggiava in quello stato di torpore che segue un sonno profondo, quella terra di nessuno dove coscienza e fantasia si fondono in un'unica sostanza densa, impossibile da separare.
, 5 mesi fa | letto 567 volte
Roberta e Dago si risvegliarono che era pomeriggio inoltrato, la luce obliqua che filtrava dalle persiane semichiuse disegnava strisce dorate sulla pelle nuda. I loro corpi, segnati dalle ore di abbandono, reclamavano nutrimenti primari. Rebecca e
, 6 mesi fa | letto 522 volte
Il caffè nella moka gorgogliò, riempiendo la cucina del suo aroma intenso. Dago versò il liquido scuro nella tazza, osservando le volute di vapore che salivano verso il soffitto, disegnando arabeschi astratti, mentre la mente
, 6 mesi fa | letto 673 volte
L'aveva portata sul suo letto come un'offerta a un altare profano. Dopo la furia e la passione travolgente che avevano consumato ogni angolo della casa, era giunto il momento della calma e della dolcezza. I corpi ancora ardenti si cercavan
, 6 mesi fa | letto 636 volte