Sentimentali Racconti Erotici e Storie Porno

Come potrete immaginare, tornai in ufficio piuttosto turbato, con il capo chino e lo sguardo allucinato, oltre che il cazzo duro. I colleghi e il capo se ne accorse e mi chiese se andasse tutto bene. Forzai un sorriso di circostanza e risposi &quo

Nascosi immediatamente la mano sporca di sperma e mi sistemai i pantaloni. Mi guardai un attimo intorno. Sgranai gli occhi e iniziai a tremare, arrossii, il cuore mi battè all'impazzata. Mi avvolse una sensazione di timore e imbarazzo d

Non saprei dire precisamente se impallidimmo o arrossimo, probabilmente entrambe le cose. A Napoli si dice "sudato freddo", oppure "farsi di tutti i colori". In ogni caso, eravamo tutti e quattro molto imbarazzati e intimoriti.

Fin da quando ero piccolo, sono sempre stato attratto dalla mia cuginetta Melissa. Non è mai stata particolarmente bella, anzi, direi che è bruttina a dire il vero. Tuttavia, mi ha sempre eccitato. Ricordo che quando eravamo bambini,

Simone è nel salotto, seduto sul divano. Il capo chino, lo sguardo nel vuoto. Dalla camera da letto sente i gemiti di piacere di sua moglie e del suo amante. Ode il rumore del letto che sbatte contro il muro: il ritmo è direttamente

Che stupenda sensazione starmene qui con le gambe divaricate, tanto tese che puntano al cielo, in questi pochi attimi, prima che il mio amante prenda posizione e mi penetri ancora con il suo pistolone. Sì, sono solo pochi attimi,

Filippo e Anna sono padre e figlia. Lui 55 anni , alto, brizzolato, fisico ancora apprezzato dalle donne che evidenzia una leggera pancetta, carattere gioviale. Lei 20 anni, castana, occhi verdi, viso dolce, fisico spettacolare con un se

“Ciao amore, come stai?” “Adesso che ti vedo, sto bene. Come mai così in ritardo?” “Lascia stare. Se te lo dico, poi stai male, così preferisco non raccontarti niente.”

Per questo e altri racconti vieni sul mio sito Erhotica.it Perché mamma? Quello dovrebbe essere il mio posto. Perché mi sostituisci con lui? Da quel florido seno sono stato nutrito, perché ora c’&e

Suona il citofono: è Sylvia, la mia amica d’infanzia che adoro. “Passo salire?” “Certo!” Entra si toglie il soprabito, indossa un vestito leggero, rosso che valorizza i suoi capelli biondi e le grandi pupille azzurre .

Pamela Così ci siamo ritrovate da sole, in una città senza amicizie e fortunatamente mamma ha trovato subito lavoro come commessa in un negozio di cosmetica ed intimo femminile. Io mi sono iscritta in un liceo vicino casa e l&

Andrea: E così è fatta. I documenti sono firmati. Appena li consegneremo non ci vedremo più, in fondo non abbiamo nessun legame. L'ho vista crescere. Con lei ho trascorso giorni sereni, tristi ed eccitanti