Anale Racconti Erotici e Storie Porno

Da AmaPorn una gradevole serie di racconti dell'autore @ricciolina Titolo originale: QUANDO HO DATO IL CULO A MIO MARITO - 1 Era l'estate di tandi anni fa Marcello aveva avuta la certezza di non partire militare, stavamo assieme da più di un'anno

Era stanca, ormai era parecchio tardi e il romanzo scivolò dalle mani. L'acqua calda della doccia aveva fatto il suo effetto Ancor più soporifero e rilassante. Si mise su un fianco e coprì buona parte del corpo con il lenz

La porta era aperta, con un piccolo raggio di luce che illuminava il corridoio. La camera dei suoi genitori era aperta , e lui che aveva sempre cercato di spiare dal buco della serratura o ascoltando dalla parete , ora poteva entrare. Er

La prima volta che incontrai Athena fu un pomeriggio d'estate di qualche anno fa mentre scendeva da un autobus in tutta la sua bellezza, era uno spettacolo di femmina, un metro e settanta circa, capelli neri corti con sfumature bionde, una qua

**Una deliziosa confessione di sesso gay estremo di Manu, ricevuta nella Posta di #GiovannaxVoi.** Mi sento l'ansia che sale, avevo appena preso in faccia un fiotto di crema che si asciugava ed avevo il cazzo bagnatissimo. Una mano non riusciva a

Essendo una gran bella figa, ne sono cosciente e lo sapete benissimo anche voi che leggete questo racconto, non avevo voglia di lavorare come una qualsiasi commessa in un qualche negozio, a massacrarmi ore per uno stipendio da fame. Una come me de

Io ero lesbica. Quasi sempre saputo è quasi sempre piaciuto di essere una vogliosa di passere. Quel "quasi sempre" ha un solo significato e non quel che state pensando. Non mi è piaciuto essere mai così solo quando n

Sebbene sua sorella mi avesse usato come strumento per il suo piacere, non provai alcun imbarazzo in presenza di Francesco. Non gli dissi niente di quanto avvenuto con Margherita. Le settimane procecevano regolarmente, tra

Decisi di far venire Francesco a casa mia un venerdì. Sarei stato solo fin dopo le sette di sera e lui sarebbe venuto intorno alle tre del pomeriggio. Per l'occasione optai per un abbigliamento classico: autoreggenti e mutandin

"Non ti sembra giunto il momento di scoparla un po'? Non vedi come è bagnata questa troia?" Disse e il marito e la bolognese sussultarono, ma erano entrambi troppo eccitati per tirarsi indietro. Lei si inginocchiò e pre

Vittorio raccontò tutto, in fretta, col fiatone, con le lacrime agli occhi e tremando. “Sei un pezzo di merda”, disse Delia, anche lei con le lacrime “dimmi perché dovremmo aiutarti adesso”.

Mancava poco dal sorgere del sole. Io ero stanchissima, non riuscivo più a guidare. Il ritorno dalla festa in villa era stata spossante, mi mancava ancora un po' per arrivare a casa , in un letto caldo e soprattutto in un bagno