Era il quinto anno, eravamo tutti tristi e felici allo stesso tempo, tristi perchè consapevoli che da li ad un mese le nostre strade si sarebbero divise, felici perchè ormai tutti avevamo programmato il nostro futuro.
La cosa che ci mandava in estasi era la gita scolastica destinazione Parigi, era la nostra ultima gita, gli ultimi giorni da trascorrere insieme.
Partenza ed arrivo a Parigi, stanze da due io mi ritrovo con Fabio ci siamo guardati e con uno sguardo capiamo che siamo felici entrambi di quella sistemazione visto che c'è sempre stato un buon rapporto tra di noi.
Giorni bellissimi, ma l'ultima sera Fabio era disteso sul letto nudo, corpo perfetto con box molto adereti di colore bianco che facevano risaltare perfettamente il suo pacco. Io consapevole da sempre della mia bisessualità ho fatto fatica a rendere quella situazone normale, mi dicevo: attenta non vorrai rovinare tutto dopo aver tenuto duro per cinque anni?
Mi sono disteso anch'io sul letto ed iniziamo a parlare, ad un certo punto gli chiedo perchè solo lui non mi aveva mai presa in giro dicendomi che ero una checca visto che non avevo mai avuto una ragazza.
Stupita dalla sua risposta mi dice; che gli altri amici mi prendevano solo in giro ma che lui era stato da sempre convinto della mia bisessualità e che sulle cose vere non ama prendere in giro nessuno e non seviva più fingere con lui visto che amico ero e amica sarei sempre stata. Spego la luce per non far notare tutto il mio imbarazzo, lui mi ribadisce di stare tranquilla e accede la luce del comodino.
Mi chiede di sedermi sul letto, accetto e mi siedo anche se resto stupita da quella rischiesta, ma sento che a quel punto posso fidarmi di lui. Si alza si avvicina mi prende la testa e fa in modo che le mie guance premono sul suo cazzo che sento ormai durissimo. Io sono in estasi per la prima volta sento il profumo inebriante di un uomo e lui mi dice di lasciarmi andare hai miei istinti, alle mie voglie. Quelle sono state le ultime parole che ci siamo detti quella sera. Gli metto giù i box ed inizio a masturbarlo un'asta stupenda 22 cm sono eccitatissima con avidita lo prendo in bocca ed inizio a pomparlo con foga, mi sento una grandissima zoccola, sembra che non ho fatto altro nella vita per come sono brava nel pomparlo. Cerco con avidita di mettre in bocca tutti i 22 cm ma è tanto, quanto più sento si soffocare più cerco di mandarlo giù, anche il mio cazzo è durissimo, gli odori di quel membro mi mandavano in estasi, con la mia lingua esploro tutta la sua lunghezza fino a mettermi in bocca i suoi testicoli.Mentre lo masturbo nelle mie mani sento le sue vene ingrossarsi, il suo membro durissomo e decido di affondare ancora il suoi 22 cm nella mia bocca, lo pompo ancora e sento che sta per esplodere e preparo la mia bocca a riceverlo tutto, esplode con dei getti che arrivano fino alla gola solleticandomela, non perdo nulla di quel meraviglioso nettare , lo bevo tutto e lo pulisco con cura con la mia lingua, vengo anche io bagnado i piedi a Fabio e li mi ritiro un po,, ma con dolcezza mi fa una carezza per rassicurarmi che tutto va bene.
Ci siamo rimessi a letto, Fabio si è addormentato subito, io non riuscivo a dimenticare quel profumo, quel profumo che mi ha accompagnata per tantissimi anni.
Finita la scuola ci siamo persi di vista per 13 anni, ma un giorno per chissa quale destino ci siamo rincontrati.
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