Sotto agli scogli di Castel dell'Ovo, scoprono un pesce d’un ignota razza e il Sindaco ha invitato un professore, di chiara fama, detto De Fagiuolo, per un esame attento di questo pesce nuovo. Or lo scienziato, grande specialista, (dal Volgo poi, chiamato “don Fasulo”) sa persino, ogni pesce, “quanti peli ha in culo” Dopo averlo attentamente esaminato, ha scritto al Sindaco e, mi pare, abbia dichiarato: Eccellenza, l’esemplare è curioso veramente, pulsa, cresce e "s’ammoscia"; sembrerebbe un mollusco ma qualche dubbio resta, perché spesso si fa talmente duro da sembrare di ferro, e fa paura! Ha color della carne ma diventa più rosso a mano a mano che si fa più grosso, e, a questo punto: sembra una salsiccia. Ha il capo grande, conico stroncato, con la piccola bocca sulla cima, di sotto egli è provvisto d’un collare che di dentro e vischioso, l’ho toccato: mi son dovuto subito lavare. Non ha occhi, né naso, né le orecchie ed io son giunto a questa conclusione, che tutto fa con la piccola bocca: vede, sente, starnutisce... espelle. Come sovente avviene ai marsupiali, alla base del collo poderoso, pendono all'aria due strane mammelle, nascoste da una gran borsa di pelle al tatto elastica e di aspetto pelosa. Devo pensarla femmina, la Bestia misteriosa? Non ha pinne e le mancano: coda e pure addome o, se ce l’ha, non so dove, né come. Ma questo non mi preoccupa può pure capitare, come il pesce che il volgo chiama: “Cazzo di mare”(d’aspetto similare). Non ama il freddo, va in cerca di calore, ama gli antri muscosi e gode dell’afrore. E tutto quanto ho detto riguardo il solo aspetto. Perché in quanto a morale, è veramente alieno questo nuovo animale. Gode delle carezze, subito da testate, e mentre appare innocuo, se lo sollecitate, s’altera, si rigonfia, s’inalbera e s’adira e da mollusco cambia: diventa predator! Allora senza un sibilo e senza nessun suono, d’improvviso lui spruzza, con liquido perlaceo e dalla strana puzza. Con metro e abnegazione io tutto l’ho saggiato, questo strano “bestione”, meglio potrete leggerne nel mio grosso trattato che presto nell’edicola troverete stampato. Cerco soltanto il nome, lo cerco e non lo trovo, credo potrebbe essere: “De Piscio-catio, misterioso et novo” Quando lo avrete letto voi stesso capirete il concetto che esprimo, riguardo alla sua schiatta: per me questo animale è un pesce della patta. Se per sventura sbaglio e tutto ho “svisto” non trattasi di pesce: è questo L’anticristo!
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