L'ho preso in culo fin da piccola 2

  • Scritto da italsex il 30/07/2022 - 00:10
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Gentili amici, dal nostro sito AmaPorn ci hanno segnalato una serie di episodi, eccitanti e piacevoli, scritti dalla nostra autrice #gattona . Si tratta di capitoli successivi e di avventure mozzafiato, come piacciono a noi, ecco che viene riproposto per condividerlo con gli amici di raccontierotici.eu, #GiovannaxVoi

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La storia segue da quel giorno di quando avevo sui 12 anni.

Ero molto preoccupata che in famiglia scoprissero quello che avevo fatto,mi ero fatta inculare da un coetaneo per soldi, bugiarda come ero arrivai ad inventarmi di sentire un dolore dietro come se fossi stata pizzicata da qual'cosa, era successo, così che mia nonna messasi dietro di me tiratemi giu le mutandine allargatomi il culo disse:

  • Hai il sedere intorno al buco e il buco un poco arrossato - Mi sentii gelare il sangue ma poi aggiunse - Mangia meno cioccolato e lavalo più spesso.

Tirai un sospiro di sollievo andai in bagno e mi lavai nuovamente, come la sera quando ero a letto mia mamma venne in camera epure lei fattami girare nel letto fece la stessa cosa dicendo:

  • No non c'è niente quarda che bel culetto con un bel fiorelino rosa.

Era andata, le mie preoccupazioni erano infondate.

Il giorno dopo Roberto ha voluto la seconda parte di quanto comprato così siamo andati dentro uno stanzino dopo essersi lubrificato il cazzo mi ha messo le mani sotto il vestito e tirate giù le mutande, è stata la prima volta che mi hanno tirate giù le mutande, messosi dietro di me ha allargato le mie chiappe e cominciato a mettermelo in culo, diciamo che non veniva tanto bene, però la cappella è entrata e cercato di limarmi mi tirava verso di se facendomi piegare con il culo indietro io che con le mani tenevo sollevato il vestito con le mutandine alle ginocchia mi ha detto:

  • Giuliana mettiti in ginocchiata sopra qui sacchi dai che non ti entra bene.

  • No in ginocchio no.

  • Un'altra volta non ti do più i soldi o in camera tua ho in ginocchio così non t'inculo bene non è bello dai metti in ginocchiata a pecorina.

  • Va bene però non dirlo a nessuno. - Fu di parola.

Presi e mi misi in ginocchio Roberto sollevò la mia gonna sopra le mie spalle abboccò la cappella al mio buco e prese a spingerlo dentro me.

  • Ho ecco senti come entra. Disse

  • Si ma fai piano, piano basta dai. Sembrava più lungo.

Poi prese a limarmi lentamente, lo sentivo scorrere nel mio culo nella sua lunghezza ad un certo momento prese e è uscito dal buco per poi rispingerlo.

  • No dai Roberto dentro e fuori no mi fa un poco male.

  • Se lo tiro quasi fuori poi lo rispingo dentro così.

  • Così si però fai piano, e non dirlo a nessuno che mi faccio inculare.

  • Se viene un'altro e ti da i soldi anche a lui dai il culo.

  • No a nessun'altro però non dirlo.

Continuò a incularmi ancora un po fino a che non sentii gonfiarmi di calore in culo capii che era venuto ma continuava a restare dentro il mio culo.

  • Dai hai sborrato tiralo fuori.

  • Aspetta un poco.

  • No dai riralo fuori si era detto due inculate.

Ancora duro uscì dal culo e sentii un pizzichino quando tirò fuori la cappella, mi rimisi in piedi e tirai su le mitande mentre lui era rimasto con il suo uccello ancora duro con i pantaloni calati.

  • Dio come sei Giuliana tirati giù le mutande e rimettiti a pecorina un'altra volta, ti do altri soldi.

  • No ora basta. Dissi

Prese e mi mise in mano altri soldi messeli in tasca misi le mani sotto la sottana tirai giù le mutande e mi rimisi in ginocchio sui quei sacchi, Prese abboccò l'uccello al mio buco poi prese e scivolò dentro il mio culo e cominciò a incularmi.

  • Fai piano e non dirlo.

  • Ti faccio male?

  • Un poco, sembri più lungo non spingere su, fai piano.

Continuò a pomarmi poi prese e con le dita mi allargò le chiappe, mi voltai con la testa indietro vedendo un poco che mi stava inculando.

  • Non tirare non mi allargare mi fa un poco male.

  • Giuliana che culo che hai.

  • Come ho il culo?

  • Bello e bono mi piace incularti.

  • Si ma fai piano.

Continuò ancora un poco poi mi sentì nuovamente gomfiare il culo di calore presi mi ricomposi anche se sentivo che la sborra voleva uscire dal mio culo corsi in bagno e mi sedtti nel water sentì la sborra uscirmi dal culo dopo mi sono lavata.

Certo ero già abbastanza troietta però non finisce quì.

Per info e contatti con italsex: [email protected]

Ciao. Potrei sapere perché questo post ha una mia foto? °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°RISPOSTA: Gentile Gilda, le foto postate sul web senza nessun copyrigth si intendo di dominio pubblico. Nel nostro caso, più semplicemente, ad esempio se si tratta di immagini o di racconti particolarmente apprezzabili, ci riserviamo la possibilità di "SPOSTARE" immagini o racconti, tra i nostri 2 siti: Amaporn e raccontierotici.eu. Quello che possiamo fare, se lo desideri, è indicare che l'iimmagine è tratta da uno degli album pubblicati dall'utente Gilda, per promuovere il tuo profilo. Buona domenica, Italsex (staff)
Infatti si trova anche nel mio album su Amaporn.
Stento ancora a credere che il mio innamoratello ( lui 16 io 12) sia riuscito a mettermelo dietro senza alcun dolore da parte mia , eppure ce l'aveva abbastanza grande, come mai?
Vedi, cara Mariuccia, la penetrazione anale viene ostacolata solo da motivi "meccanici" e psicologici. Il buco del culetto è elastico e capiente, come e forse più della vagina, infatti l'intestino ,se sollecitato delicatamente, si adatta alla penetrazione profonda, sopportando l'ingresso di un dildo flessibile, anche di 60 centimetri . Quindi se l'eccitazione e la "sete" femminile di essere penetrata, aperta, dal maschio è tanta, in quei momenti lo sfintere si rilassa completamente, non attua la sua azione di difesa e di "spezzamento a forbice" e lascia passare il cazzo senza opporre alcuna resistenza. Per questo motivo molte ragazze negli anni 70 - 80, preferivano, da giovanissime, lasciarsi inculare, perché provavano lo stesso infinito piacere senza incappare nel fastidioso problema della verginità, problema che spesso, in vista del matrimonio, i rispettivi fidanzati, caricati dalle suocere, ponevano.

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