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  Ciao Mimmo, sono Svevo, ti voglio raccontare una storia strana ma nello stesso tempo eccitante. Trattasi di due famiglie, la famiglia Rossi e la famiglia Marelli; le quali, decidono di affittare una casa in montagna per

È uno di quei pomeriggi noiosi, in cui sono a casa dal lavoro, fuori piove e non ho voglia di uscire di casa. Mi sento strana, smaniosa. Vago su Netflix e poi sul mio Kindle, ma nulla attira la mia attenzione. Sbuffo. Decido di aprire Instagram e,

Simone è nel salotto, seduto sul divano. Il capo chino, lo sguardo nel vuoto. Dalla camera da letto sente i gemiti di piacere di sua moglie e del suo amante. Ode il rumore del letto che sbatte contro il muro: il ritmo è direttamente

Miriam, è una dolcissima ragazza ventenne, studentessa universitaria, bruna, IV^ di seno, un culo favoloso; insomma, una ragazza, tutta sculetta e sorridi! Essa, poiché, frequenta tutti i giorni le lezioni presso la facolt&

Arrivammo al resort verso le 19.00. Con Conchita e José ci demmo appuntamento per la cena che avremmo consumato allo stesso tavolo, come accadde anche le sere seguenti fino alla loro partenza da lì a qualche giorno. Manuel

Sbrigata ancora qualche incombenza pratica, lasciai il mio ufficio e mi trasferii al ponte dei tender, dove Luca Pedrini mi stava attendendo. Già da lontano, mi sembrò avere un misto di eccitazione e di nervosismo;

Mmm… che pisello duro, amore. È forse per come sono vestita? Vado a trovare Cristina, così ho pensato mi mettermi carina… Hai voglia di pastrugnarmi? Ok, ma solo cinque minuti, altrimenti faccio tard

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Che stupenda sensazione starmene qui con le gambe divaricate, tanto tese che puntano al cielo, in questi pochi attimi, prima che il mio amante prenda posizione e mi penetri ancora con il suo pistolone. Sì, sono solo pochi attimi,

  Un anno fa, sul nostro sito, ha esordito una coppia di scrittori fantastica che, in brevissimo tempo, grazie all'originalità, alla qualità e al fascino della loro collaborazione artistica (e certamente anche scop

“Dai, sborra, porca troia!” ripeto nella mia mente almeno ogni trenta secondi. Ho il polso quasi slogato e mi dolgono i muscoli di tutto il braccio. Macché! Il suo cazzo non dà segno di essere nemmeno nell&rsquo

“Ciao amore, come stai?” “Adesso che ti vedo, sto bene. Come mai così in ritardo?” “Lascia stare. Se te lo dico, poi stai male, così preferisco non raccontarti niente.”