In un bel venerdì sera di fine maggio, Elena si annoiava. Il caldo e l’afa della giornata erano ormai andati ed il cielo profumava d’estate, ma lei non riusciva a godersi questi momenti al meglio. Avrebbe forse dovuto studiare per la sessione di esami alle porte, ma non aveva ne la concentrazione ne la voglia di rimettersi sui libri in quel momento. Avrebbe forse voluto uscire con alcune delle sue amiche per rilassarsi e bere qualcosa, ma le poche che aveva erano troppo impegnate a studiare o erano dai propri ragazzi. In quanto al proprio di ragazzo, Luca, come spesso accadeva era uscito ad ubriacarsi con i compagni della squadra di calcio.
Elena si sentiva spesso a disagio in compagnia di troppe persone, specialmente di quelle che meno cose intelligenti hanno da dire più lo fanno ad alta voce. Aveva provato ad aggregarsi al gruppo della squadra di Stefano in più occasioni, senza divertirsi più di tanto e senza farsi veramente notare. Luca non aveva protestato più di tanto quando lei, qualche mese prima, finalmente aveva smesso di seguirlo per i vari compleanni, festeggiamenti o semplici bevute al bar del paese. Non socializzava con facilità, ed aveva la sensazione che il proprio carattere timido e riservato le facessero perdere molte occasioni. Aveva anche la sensazione di essere circondata da idioti, o forse era lei quella fuori posto? Ma questo era uno dei tanti pensieri che teneva per sè.
In preda alla noia ed alla frustrazione per avere buttato via un altro venerdì sera (che poi, pensò Elena, chi l’ha deciso che i venerdì sera si debba per forza fare qualcosa di straordinario?) prese il portatile e iniziò a navigare distrattamente su internet. Dopo una mezz’ora passata a scorrere annoiata i vari social, decise che tanto valeva cercare qualcosa di più interessante. Scese a controllare che i genitori fossero ancora seduti di fronte alla TV, chiuse la porta della propria stanza e aprì la navigazione in incognito.
Conosceva ormai da anni un sito di chat anonime dove non è necessario registrarsi e si può scegliere qualsiasi nome e ruolo per la serata. Ci andava raramente, di solito per prendere in giro gli uomini che si collegavano con la speranza di rimorchiare o quelli con account palesemente fasulli, e prendersi così una personale, inutilissima rivincita sull’umanità. Il tema della chat era erotico, ma difficilmente quelle linee di testo che apparivano veloci sullo schermo potevano eccitarla. Scelse il nome di Ragazza98 ed entrò.
Avendo scelto un nickname femminile, venne da subito bombardata di messaggi privati, la maggior parte dei quali pieni di oscenità. Elena diede corda a qualcuno di loro per vedere quanto si potessero rendere ridicoli certi uomini. Altri erano più gentili, altri inquietanti e disturbati, ma in ogni caso quasi tutti puntavano solo ad incontri per sesso o a masturbazioni reciproche per foto o cam. Qualche volta aveva anche guardato, per curiosità più che per eccitazione vera e propria, ma non si era mai fatta vedere e mai lo avrebbe fatto. Era fedele al proprio primo e unico ragazzo, e anche solo guardare la faceva un pò sentire in colpa.
Nella home della chat nel frattempo scorrevano i messaggi più vari, ed uno in particolare attirò la sua attenzione.
OrdiniOnline: Cerco ragazza timida e remissiva per addestramento. Anche inesperta. Solo online, no incontri.
Che addestramento? Almeno va dritto al punto e non cerca incontri, pensò incuriosita Elena. Dopo qualche secondo di esitazione gli scrisse.
Ragazza96: Ciao! Ho visto che cercavi proprio me? ?
(Elena, come spesso capita alle persone timide, era molto più sicura di se dietro il muro dell’anonimato, al limite dello spavaldo).
OrdiniOnline: Buonasera. Presentati.
Ragazza96: Sofia, 22 anni, di Milano. Tu?
OrdiniOnline: Le domande le faccio io. E’ qualcosa del poco che hai scritto vero?
Ragazza96: Quasi ? che intendi per addestramento?
OrdiniOnline: Le domande le faccio io. E’ qualcosa del poco che hai scritto vero?
Ragazza96: Sì.
OrdiniOnline: Presentati.
Elena si sentì un pò a disagio. Forse non era così brillante come credeva. Ma con chi stava parlando poi? Un robot? Decise di dargli corda ed essere onesta, ovviamente senza dire niente di personale. Era incuriosita.
Ragazza96: Ho 22 anni e studio all’università, vivo con i miei nel nord Italia. In chat vado per il nome di Sofia.
OrdiniOnline: Io sono Stefano, è il mio vero nome. Sei timida?
Ragazza96: Sì abbastanza.
OrdiniOnline: Da quanto sei fidanzata?
Ragazza96: Come fai a dire che lo sono?
OrdiniOnline: Ultimo avvertimento, qui le domande le faccio solo io. Da quanto sei fidanzata?
Ragazza96: ok ok ? quasi 4 anni cmq
OrdiniOnline: Il tuo fidanzato non ti soddisfa e vieni qui a masturbarti?
Non era esattamente vero. Quando era eccitata e aveva voglia di toccarsi, di solito guardava qualche video pornografico, la chat era più per i momenti di noia. A volte stava in chat fino a quando i genitori non andavano a dormire, e passava ai porno dopo. Ma non si toccava in chat.
Ragazza96: No
OrdiniOnline: Non mi convinci. Le fidanzate qui ci vengono per quello. Da quanto tempo non hai rapporti?
Come può questo Stefano, uno sconosciuto, fare centro ad ogni domanda, pensò Elena? Ultimamente era un periodo un pò così, si sentiva stressata per gli esami da dare e la relazione con Luca era entrata in una fase un pò stanca; questo non aiutava i rapporti di coppia. In effetti non era la prima serata passata in chat quel mese, ed Elena già immaginava dove sarebbe andata più tardi. Decise di essere onesta, tanto era tutto anonimo e certi argomenti non sarebbe mai riuscita a toccarli con le amiche.
Ragazza96: una decina di giorni
OrdiniOnline: Descriviti, e sii onesta. Non giudico, voglio capire con chi sto parlando e se sei veramente donna come dici.
Già, a quanto pare era pieno di maschi con profilo di donne in chat. Non aveva mai capito perchè. Alcuni la contattavano spacciandosi per lesbiche. Almeno questo sconosciuto non sembra sul punto di masturbarsi e scrivermi oscenità senza un perchè, pensò. E decise di essere onesta.
Ragazza96: Mora occhi verdi, capelli lunghi, un pò formosa bel viso. Porto gli occhiali. Che altro vuoi sapere?
Nessuna risposta. Stefano, se poi questo era il suo vero nome, era stato molto rapido nelle righe precedenti, quasi fossero parte di un copione recitato cento volte. Passarono 5 minuti nelle quali Elena chiuse le altre "conversazioni" che ormai occupavano tutto lo schermo. Poi capì.
Ragazza96: Niente domande! Mi sono dimenticata :D scusa. E’ che senza guida non so cosa dirti
OrdiniOnline: Hai bisogno di qualcuno che ti dica cosa fare. Descriviti in numeri, taglie.
Ragazza96: Seno 4a pantaloni 44.
OrdiniOnline: Altezza, peso?
Ragazza96: 170, 70
OrdiniOnline: Ti eccita farti mungere come la vacca che sei?
Un colpo basso pensò Elena. Era vero, i capezzoli erano zone molto sensibili a cui sia lei che Luca davano molte attenzioni nei momenti di intimità. Essere degradata così la umiliava, ma qualcosa dentro di sè non voleva non rispondere a questo sconosciuto molto deciso.
Ragazza96: si..
OrdiniOnline: Cosa indossi?
Ragazza96: Maglietta e shorts.
OrdiniOnline: Sei a casa senza reggiseno?
Ragazza96: eh si
OrdiniOnline: Puoi fare sfregare i tuoi capezzoli da vacca tra loro senza spogliarti, sbaglio?
Ragazza96: vero..
OrdiniOnline: Fallo ora.
Ragazza96: mh….ok
Iniziava ad avere voglia, e seguì le indicazioni perverse di uno sconosciuto trovato su internet. Mise entrambe le mani sotto la maglia larga, tastò i suoi seni un pò sudati e tirando leggermente entrambi i capezzoli con le dita li fece sfregare tra loro.
Cosa stava succedendo? Perchè obbediva ai desideri perversi di uno sconosciuto?
selen
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