Vi racconto nelle righe seguenti il primo dei miei incontri con una coppia ora mia amica. Tramite l’annuncio di morenasex sono stato contattato da diverse coppie della Calabria e qualcuna della Sicilia. Dopo aver contattato le coppie che mi avevano scritto sentendole telefonicamente mi sono convinto ad incontrarne una che mi aveva ispirato particolare fiducia. E’ questa una coppia sulla quarantina d’anni con cui ancora mi sento e mi incontro. Ci siamo dati l’appuntamento un sabato sera (loro sono sposati ed hanno la possibilità di uscire da soli esclusivamente il sabato) presso l’uscita dell’autostrada Salerno-Reggio. Io ero eccitatissimo, il cuore mi arrivava in gola e non riuscivo proprio a calmare tutta la mia ansia. Mentre arrivavo sul posto ho visto da lontano un’auto di lusso grande e scura come quella che la coppia mi aveva descritto. Nell’incertezza della cosa, come capite in queste situazioni, mi sono leggermente tenuto lontano dall’autovettura ed ho telefonato ai miei amici. Loro rispondendomi mi hanno confermato che erano loro in quell’auto e mi hanno quindi invitato a parcheggiare la mia vettura e ad entrare nella loro. Senza esitazione ho sistemato la mia auto e con i palpiti del cuore a 300 sono entrato nel lussuoso automezzo. Appena entrato ho avvertito subito nell’aria, non so come, un odore di sesso e di trasgressione. I due coniugi si sono voltati e si sono presentati. Lui un uomo distinto vestito elegantemente, Lei altrettanto distinta con indosso una folta pelliccia che lasciava intravedere un balconcino da paura. Gli occhi di lei presentandosi mi avevano praticamente mangiato. Aveva uno sguardo molto bello, profondo ed eccitante. Dalle loro prime parole ebbi subito la conferma che erano davvero persone perbene e serie. Facemmo un bel tratto di strada chiacchierando e loro mi dissero che quella con me era la seconda esperienza di questo genere e che la persona che avevano incontrato prima aveva deluso molto le loro aspettative. Mi cominciarono a fare i complimenti per come mi presentavo e perché anche io avevo confermato quelle che erano le loro aspettative. La signora di tanto in tanto si girava e mi fissava un po’ con gli occhi. Il marito si girava più spesso e dopo circa 15 minuti di conversazione mi cominciò a lanciare degli sguardi particolari indicandomi la moglie con un veloce movimento di occhi e cercando quasi di sussurrarmi qualcosa. Io cominciai a fare dei complimenti alla signora la quale li accettò con molto piacere dicendo che forse ero un po’ esagerato. Dopo cinque minuti, mentre l’atmosfera si era distesa e rasserenata dopo i primi indugi e le prime indecisioni, ci siamo fermati ad un ristorante. Era un bel ristorante, elegante e sobrio. La signora scese dalla macchina avvolta nella sua pelliccia e tutti e tre ci avviammo verso l’entrata. Non vi nascondo che la cena per me fu un momento davvero imbarazzante e non vedevo l’ora che si concludesse anche se forse non vedevo l’ora di conoscere l’evolversi del dopocena. Al tavolo io presi posto accanto alla signora ed il marito si sedette di fronte a noi. La signora sembrava imbarazzata ma ogni tanto mi lanciava delle occhiate che sembravano già spogliarmi. Discutemmo un po’ di tutto durante il banchetto accompagnato da un cibo e del vino ottimi. Nel corso della cena la signora non osò neanche sfiorarmi, evidentemente voleva riservarsi tutto per dopo. Al termine della cena che aveva favorito la nostra ulteriore conoscenza e confidenza la signora si recò in bagno ed indugiò qualche attimo, credo che già fosse tutta bagnata al sol pensiero di tutto quello che sarebbe successo dopo. Il marito nel frattempo andò a pagare il conto ed io pensai che effettivamente era stata una bella cena e che anche la compagnia non era stata davvero male. Francamente sul dopo non riuscivo proprio ad immaginare nulla visto che comunque la cena aveva avuto un andamento sereno senza alcun ammiccamento o palpeggiamento particolare. Mi era sembrato di stare al tavolo con una coppia di miei amici o con dei miei zii. La signora ha elegantemente reindossato la sua voluminosa pelliccia, che andava a coprire completamente i suoi eleganti fianchi ed il suo prorompente seno, e ci siamo avviati insieme verso l’uscita; naturalmente tutti i miei tentativi di pagare la cena o quantomeno la mia parte erano stati vani.
Entrati in auto cominciai a sentirmi obbligato con la gentilissima coppia a fare qualcosa per ripagarla, sentivo di dover agire ma nel frattempo l’auto aveva ripreso dolcemente la sua marcia e le mie braccia sembravano come immobilizzate, non riuscivo a capire come potevo fare a riscaldare la signora e quanto la cosa le sarebbe stata gradita.
Mentre continuavamo il nostro dialogo il marito cominciò a toccare sua moglie facendo apprezzamenti sulla stessa. Lei sembrava fredda e schiva, ma intanto si faceva toccare. Si intravedeva decisamente un balconcino con 2 poppe sopra che sembravano dire “toccami, prendimi, stringimi, leccami”. Intanto dalla pelliccia era uscita fuori una coscia della signora che lasciva intravedere una calza autoreggente nere con tanto di pizzo da paura. Intanto il marito continuava a palpeggiarla e lei di tanto in tanto emetteva un sospiro leggere ed impercettibile. Ad un tratto, mentre la signora chiuse gli occhi sospirando, il marito si girò e mi lanciò uno sguardo che non lasciava dubbi, dovevo agire. Avevo il membro che già sussultava nel mio intimo. Lentamente ficcai la mia mano nei seni della donna accarezzandola e palpeggiandola. La signora cominciò a sospirare in modo più deciso e mi lanciò uno sguardo che mi fece pietrificare….il mio membro che non riusciva già più a sostenere l’angusto spazio dei pantaloni. Continuai con i palpeggiamenti che piano piano si spinsero giù sino alla gonna e sin sotto alla stessa. La sotto la mia mano avvertiva un calore insolito e dirigendo le mie dita verso le sue più intime aperture mi accorsi che il perizoma era completamente fradicio. L’umore caldo e scivoloso diede ulteriore vigore alla mia asta che sussultò letteralmente cercando di sfondare il rigido tessuto in cui era costretta. Le mie dita sprofondarono nelle concavità della donna e la stessa andò fortemente in escandescenza. Mugolava e mi guardava avvolta non più dalla sua stupenda pelliccia ma da una travolgente voglia ed un immenso piacere. Mi trovai a guardarmi intorno e vidi che l’auto si era fermata in un luogo appartato e sicuro. Il marito era di fianco che preso dal piacere si sbatteva il suo arnese ed infilava un dito nel vogliosissimo buchino della sua consorte. Cominciai a spogliare lentamente la signora che nel frattempo aveva provveduto a stendere giù il sedile. Ormai la donna era assalita dolcemente da 4 mani e leccata ovunque. Il marito dopo un po’, scorgendo l’eccitazione altissima della moglie invitò la stessa a raggiungermi nella parte posteriore dell’auto. Immediatamente la signora saltò dietro e quasi completamente nuda mi invitò a spogliarmi. Io tolsi maglia e camicia e già lei si accingeva ad abbassarmi la cerniera delle mie parti intime. Il mio membro era ormai quasi al culmine e quando la donna infilò la sua avida mano nel mio intimo, cercando di tirare fuori a fatica il suo agognato premio, rimase esterrefatta vedendolo così turgido, vigoroso e svettante. Se lo guardò un po’ con gli occhi e con un lieve sorriso di immenso piacere piegò la sua testa su di me ed iniziò a leccarlo dalla cima. Leccava avidamente il membro che nel frattempo avava raggiunto in suo pieno splendore. Ad un tratto si fermò dal leccare e cominciò a lentamente a pomparlo. Il ritmo si fece più incalzante e quanto più il marito le stuzzicava i suoi due buchi tanto più lei ansimante aumentava il ritmo della stantuffata. Ormai la situazione era incontrollabile.
Il marito guardandola continuava a menarselo lentamente sussurrandole qualche parola eccitante. La donna sembrava ormai al massimo del ritmo ed io godevo come un matto sentendo la mia bella asta spompinata come non mai. Era un piacere enorme avvertire la maestria della donna nel donare piacere e sentirala mugolare di piacere mentre le mie dita entravano ed uscivano dalle sue intimità bagnate ed ingorde. Ad un tratto la signora calò il ritmo aperse le gambe e mi sbattè in piena faccia due chiappe da urlo. La comincia a leccare in entrambe le profondità. Di tanto in tanto il marito con le dita si occupava del buco più stretto ed ansimava compiaciuto del piacere di noi che ci leccavamo ormai ovunque in preda allla lussuria più sfrenata. Leccavo quella figa come un dolce prelibato ed effettivamente la stessa mi lasciava tra le labbra una dolcezza ed un umore che mi avevano già fatto sussultare l’asta per 3 volte. Le cominciai a leccare il bucchetto ficcandogli prima un dito e poi lentamente e delicatamente due. Lo spasmo era al massimo. Ormai in tre ci lamentavamo per l’immenso piacere che lacerava i nostri sensi. Un urlo deciso e rigoglioso di goduria immensa ruppe il tenue piacere che ondeggiava nell’aria avvolgendoci; era lei che venendo tremante mi aveva bagnato praticamente buona parte del mio viso che ormai era completamente immerso nelle profondità della donna. Nonostante il piacere che faceva ancora tremare e mugolare la donna, la stessa continuava a menare e leccare vibratamente il mio membro. Un sussulto mi scosse mentre la mia faccia era ancora immersa tra le sue gambe pervase di piacere. Un secondo sussulto più deciso mi scosse e subito dopo la donna, ancora vogliosa ed assetata di dolce nettare del piacere, ricevette senza esitazione il caldo liquido nella sua ampia e voluttuosa bocca. Io sussultavo dal piacere e lei stringendo leggermente le sue morbide labbra avvolse la mia asta bevendo tutto quanto uscisse dalla stessa. La donna continuò ancora per un paio di minuti sentendo che il membro era ancora duro e turgido come palloncino sotto pressione. Io, imperterrito, continuavo a leccare avidamente la sua bella fessura mentre lei comincio a girarsi verso di me e sedendosi cominciò a baciarmi e a sussurrarmi qualche parola di approvazione per le mie parti più nascoste. Ci baciammo a lungo con le nostre lingue che cercavano ancora di scovare un po’ di piacere. Il marito della donna cominciò a menarsi nuovamente il suo membro e guardando
la consorte la invitò a dargli un po’ di piacere. A questo punto si capovolsero i ruoli: io leccavo in profondità la donna masturbandola e lei scuoteva la sua testa ritmicamente e sapientemente donando ancora tanto tanto tanto piacere…………
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