Il mio medico è un uomo di vedute molto ampie e allo stesso tempo è molto affezionato alla mia famiglia per via della stretta amicizia che lo lega a mio padre fin dall'infanzia.
Porta benissimo i suoi 55 anni,si veste bene,è molto curato ed ha una cultura che lo distingue da molti altri.
Per questo motivo sono sempre stata affascinata da lui. E solo a lui ho confidato il mio segreto qualche tempo fa.
Non si è scomposto per nulla,anzi mi ha elogiata per il mio coraggio di prendere la vita così come mi piace.
E'stato per me anche uno psicologo,un amico a cui confidare molte cose. Ma non si è andati mai oltre. Almeno fino a ieri.
Infatti gli ho telefonato per sapere quando avrebbe trovato spazio per una visita dermatologica (sua specializzazione).
-Roberta,per te c'è sempre spazio.Ti aspetto domattina nello studio- disse con quella voce bassa ma dal timbro pieno ed eccitante.
Alle otto sono già sveglia,il tempo di fare una doccia e di sistemarmi e salgo in auto.
Sono già le dieci e trenta quando arrivo nel suo studio e trovo la segretaria,una ragazza sui trent'anni che mi guarda sempre in cagnesco come se avesse mangiato la foglia.
A volte le donne sono strane; è come se volessero entrare nei pensieri altrui per rompere le uova nel paniere.Ma poco importa:non devo certo sposarmela!
Ecco invece cosa m'importa: arriva il mio turno. Esce dallo studio una signora anziana che mi saluta con gentilezza e con un sorriso tenerissimo,entro io.
-Dottore,buongiorno-lo saluto con la voce leggermente emozionata- sono qui per un problema alle gambe,spero non si tratti di dermatite.
-Ciao tesoro,accomodati pure,finisco la telefonata e sono da te- sta discutendo con qualche collega al telefono.
Accavallo le gambe mentre lo sento parlare,la sua voce mi eccita e per l'imbarazzo mi metto a giochicchiare col fermacarte sulla sua scrivania.
-Eccomi Roberta,allora cosa dicevi?
-Beh,è da due giorni che ho una coscia arrossata,un fastidio terribile soprattutto la notte.
-Bene,adesso vediamo un pò- mi dice con aria di chi sa già il fatto suo- spogliati e mettiti sulla brandina.
Non esito a farlo e tolgo scarpe e pantaloni. Poi lo guardo mentre mi osserva attentamente: ha visto il mio perizoma bianco ricamato, le mie unghie smaltate e la cavigliera.
-Caspita,Roberta! Ti fai sempre più bella!-esclama sorridendo-mettiti supina che controllo.
Mette gli occhialetti e inizia a palparmi la zona arrossata del retrocoscia.
-Ma guarda che non è niente!E'una semplice irritazione dovuta alla depilazione.Ora ti dò il campioncino di una pomatina e tutto passa.
Ma la sua mano resta appoggiata alla mia coscia. Non so come farglielo capire che mi sto eccitando,ma forse l'ha già visto.
Infatti prende la pomata e sorridendo si avvicina dicendomi che mi farà vedere come distribuirla sulla parte arrossata.Finge di aver messo la pomata nelle mani e inizia a frizionarmi la coscia.
Poi mette entrambe le mani sulle cosce.
-Va bene così?-sento la sua voce tremolante adesso.
-Sì,va benissimo-rispondo ansimante mentre avverto un'eccitazione che coinvolge anche il mio clitoride.
-E se invece te la spalmassi così?- porta le mani sulle mie natiche e mi massaggia maliziosamente.
-Così parto di brutto,dottore!-invogliandolo ad accarezzarmi ancora.
Ora le sue dita scorrono tra il filo del perizoma e pian piano vanno a creare un disegno immaginario lungo il solco della mia passerina.
I miei gemiti di piacere lo incoraggiano.Mi abbassa del tutto le mutandine e mi lavora il buchino con le dita.
Non capisco più niente e porto la mia mano sul suo pacco strusciandola sopra.
-Aspetta un attimo,tesoro- va a prendere della vaselina e chiude a chiave la porta.
Si abbassa i pantaloni e, mentre mi spalma,gli ricamo di baci l'uccello ben tosto.
La mia saliva glielo veste tutto,adesso è d'acciaio.
-Fai ciondolare una gamba dalla brandina che stiamo più comodi- mi propone arrapatissimo.
Lo faccio e lui mette un profilattico e mi sale sopra cominciando delicatamente ad entrare.
Ora il mio respiro è pesante: sono bagnatissima e ho solo voglia di godere.
Inizia a spingere facendomi sentire una vera puledra.
-Sei di burro,Roberta,mi piaci!-queste parole mi mandano in estasi.
-Allora spingilo tutto dentro e fammi vedere come sai montare una cavalla!
Non si lascia pregare e lo sento tutto fino allo stomaco con colpi maestosi che mi riempiono.
Eccoci:è il momento dell'amplesso.
-Godiamo insieme,bambolina!
-Sìììììì,insiemeeeeee!!!-rispondo rapita dalla voglia.
E'un susseguirsi di spasimi,di grida soffocate per non farci sentire da fuori. E godiamo insieme.
E' stata la più bella visita della mia vita.
La segrataria mi vede uscire e mi accompagna con lo sguardo in cagnesco fino alla porta.
Ma tanto,ripeto, non devo sposarmela!
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