La zia bruttina

  • Scritto da italsex il 13/05/2020 - 03:35
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Scrivo questo racconto con l'intento anche finalmente di raccontare a più persone un fatto che purtroppo mi è capitato veramente qualche anno fa. Quando scrivo purtroppo lo dico perchè forse ha attivato in me una vera e propria ossessione per il sesso, per cui ora a 26 anni mi diletto a girare per questi siti porno e se non mi sego almeno una volta giorno vado nei matti, Questa cosa che vorrei raccontare mi capitò nel 2009, all'epoca avevo 15 anni e avevo appena finito la prima superiore. Ero stato in campeggio con la parrocchia e avevo dato il mio primo bacio ad una ragazza (un mezzo limonino sparecchiavamo i tavoli), cosa che ovviamente per un adolescente segaiolo in tempesta ormonale come me valeva praticamente come una scopata.

Sempre quell'estate dopo poche settimane mi trovai a trascorrere un weekend con mia zia al mare dai miei nonni. E proprio mia zia (sorella di mio padre), all'epoca una 50enne arzilla, merita una piccola digressione: fin da piccolo passavo soprattutto d'estate moltissimo tempo con lei, infatti i miei genitori lasciavano me e mia sorella a casa sua. Nostra zia viveva sola, a 200 metri da noi e lavorava in part-time, per cui quando eravamo a casa da scuola capitava che di passare spesso tempo da lei e magari di andare in piscina. Specifico che mia zia non è assolutamente una figona, una donna un po' abbondante ma comunque in forma (ha sempre fatto molto sport) con due tette enormi e un viso non bellissimo e i capelli corti biondi. Io però avevo circa 12 13 anni ed ero in piena tempesta ormonale: mi ricordo che le fissavo le tettone mentre prendeva il sole e già ci fantasticavo, una volta nuotando con gli occhialetti vicino a lei mi accorsi che in mezzo alle gambe aveva un cespuglio bello rigoglioso. Sempre in quel periodo mi ricordo che la vidi tornare a a casa una sera col suo compagno dell'epoca, e sotto casa si misero a limonare (io stavo tornando dalla parrocchia). Anche questa visione ovviamente mi aveva generato una bella erezione (manco a dirlo). Sì, tutto questo per dire che qualche sega su mia zia me l'ero tranquillamente fatta, e che qualche fantasia su quella donna la avevo.

Ma veniamo al fatto: una sera tornato dalla spiaggia per ultimo vado in bagno per docciarmi e noto che mia zia aveva appoggiato il costume a lato del lavandino, probabilmente per sciacquarlo dall'acqua del mare, ma se lo era dimenticato uscita dal bagno. Io mi trovai davavnti il pezzo di sopra che contenevano quelle tettone enormi: mi venne istintivo cominciare a segarmi. All'improvviso però la porta si aprì (io non avevo chiuso la porta a chiave e avevo già aperto l'acqua in doccia) con l'intento di recuperare al volo il suo costume e credendomi sotto l'acqua. Io cercai di girarmi e di entrare subito in doccia, e lasciai cadere il costume lì per terra. Ero terrorizzato, infatti mi stavo cominciando a rendere conto di cosa fosse successo: mia zia probabilmente mi aveva visto col cazzo in tiro e con il suo top in mano mentre mi facevo una sega. Quella rompicoglioni lo avrebbe detto a tutti, a mio papà (che mi avrebbe fatto un culo clamoroso appena a casa), a mia mamma che sarebbe impazzita sapendo che depravato fosse il figlio e probabilmente a tutta la mia famiglia. Speravo davvero che non avesse capito quella zitella rompicazzo. Per tutta la serata cercai di evitarla e di non parlarle, ma lei sembrava veramente tranquilla, tanto che quasi pensai che non se ne fosse accorta.

Poi venne ora di andare a letto: io e lei dormivamo in due lettini nella cameretta degli ospiti, dato il caldo io ero solito dormire in mutande e al massimo coprirmi col lenzuolo. Mia zia invece aveva una camicia da notte molto leggera e anche lei una coperta molto leggera. Stavo per chiudere gli occhi, nella stanza l'unica luce presente era quella che filtrava dai lampioni della finestra. All'improvviso mi disse che voleva parlarmi di una cosa che aveva visto farmi fare in bagno,,,

Fu l'inizio della fine, mi mancò il respiro, mi si seccò la bocca e mi accelerò il battito e mi dovetti mettere seduto per respirare. La stronza mi aveva beccato, stette un po' in silenzio come ad aspettare una mia replica.IO capii che l'unico modo per salvarmi il culo era farle pena: le confessai tutto quasi in lacrime, che era solo la mia tipo quarta o quinta sega della mia vita (falsissimo ovviamente), le spiegai delle volte che le avevo guardato le tette in piscina, le dissi che avevo capito di essere stato un maleducato e la implorai di non dire nulla a nessuna.Mi offrii di farle la spesa tutta l'estate, di aiutarla a mettere a posto il garage. La fissavo ma data la penombra non riuscivo a vedere bene la sua espressione, poi si alzò dal letto e si venne a sedere di fianco a me.Vicino notai che aveva un'espressione strana, io mi sarei aspettato di vedere stupore in quel volto.Invece mi guardò e disse:

"Io posso fare in modo che sia il nostro segreto, però anche tu devi mantenerne uno."

Io non ci credevo, sembrava avere funzionato! Ora però ero curioso di cosa avrebbe dovuto dirmi lei di tanto importante, mi venne più vicino e mi accarezzò e devo dire che tanto affetto da parte sua mi fece strano. Poi cominciò ad accarezzarmi il petto e la pancia e guardandomi negli occhi mi disse:

"Ecco il nostro segreto" e si tirò giù le spalline della camicia da notte mostrandomi le sue tettone. Io ero come paralizzato, fu lei a prendermi le mani e a posarle su quei grandi seni con i capezzoloni rosa chiaro. Erano le prime tette che toccavo, erano morbide, la pelle era liscia, ed erano grandi, almeno una quarta anche un po' floscia.

Mi venne naturale avvicinare la mia bocca e iniziare a leccare e succhiare quei seni, la cosa le piacque perchè istintivamente appoggiò la mano sul mio pacco e ovviamente non potè fare a meno di accorgersi di quanto ce l'avessi duro.Iniziò a togliermi le mutande e io a quel punto mi bloccai completamente: non appena il mio cazzo uscì dai boxer lei lo prese subito. Era la prima volta che una donna mi toccava. Si accorse del fatto che ero circonciso, notai che tentava di scappelarlo ma in quel buio non aveva visto che non ce n'era bisogno, lo accarezzava con gentilezza.Era una sensazione mista: eccitazione, sopresa, tuttora non saprei come descrivere.

Si alzò e si diresse verso la porta chiudendola, tornò verso di me e mi si inginocchiò davanti mettendosi il mio cazzo in bocca: mia zia stava cominciando a farmi il primo pompino della mia vita. Setnii la sua bocca calda e umida avvolgermi la cappella e scendere leggermente lungo l'asta, intano mi segava dolcemente. Non avevo mai provato niente di simile, l'unica cosa era che nella penombra non rouscivo a vederla benissimo, ma non mi importava, l'unico rumore nella stanza era quello della sua bocca attorno al mio pisello e ora, a distanza di anni e dopo altre esperienze con altre ragazze, posso dire che davvero mia zia mi fece un bel bocchino. Non faceva cose strane o estreme tipo infilarsi il cazzo fino in fondo o mettersi le palle in bocca, ma questa sua delicatezza (deel tutto inaspettata) nell'usare la lingua era incredibile. Leccava il cazzo dalla base fino alla cappella, anche di lato, ci girava attorno, e poi se lo rificcava in bocca.

Dopo pochi mminuti di quella sontuosa pompa avvertii un orgasmo salire piano, ma in maniera vermanete forte, cercai di farglielo capire, lei allora si staccò un attimo e mi disse "tranquillo rilasssati, lasciati andare"e si rimise a fare i giochi di prima. Quelle parole mi fecero esplodere in un orgasmo veramente lungo: cominciai a venirle in bocca (per caso in realtà, sarei potuto venire anche mentre magari me lo leccava) e schizzai tantissimo; lei provò a resistere attaccata attorno alla ma dovette staccarsi perchè aveva la bocca la piena, e si prese anche uno schizzo sul mento e uno sul collo, che poi colò sulle tette. Accese la luce sul mio comodino e la vidi e all'improvviso realizzai la cosa: mia zia chinata di fianco al mio letto con la camicia da notte abbassata, con il mio sperma che le colava ovunque. Un po' lo mandò anche giù, la porcona. Però forse realizzai bene la cosa, forse vidi mia zia per quello che era, una signora bruttina tutta accaldata (lì dentro era un forno, anche io alla fine mi resi conto di quanto fossi sudato) e sporca di sperma. A turno andammo in bagno a lavarci, e io cominciai ad avvertire quella sensazione che non mi ha mai più abbandonato: mi sentivo una merda e anche uno sfigato, alla fine mi ero fatto succhiare il cazzo da una donna che ha sempre avuto voglia di uccello ma non essendo figa non ne ha mai visto troppo, e chiaramente le poche volte che le capita fa la maiala.

Da quel giorno ovviamente il rapporto con mia zia cambiò,diciamo che non fu più come prima:parlavamo pochissimo ma avevamo moltissima confidenze.Ci raccontavamo le cose più intime anche magari riguardanti la nostra vita sessuale. era decisamaente un rapporto un po' malato fra due persone che sostanzialmente sono un quasi sessodipendenti.

Da allora con mia zia non è successo più nulla fino a qualche anno fa (nulla di che, un mezzo pompino dopo un pranzo di famiglia da cui l'ho riportata a casa e lei aveva un po' bevuto, e una scopata in un momento della mia vita non ottimale, se magari questo racconto non farà troppo schifo vi racconterò di questi episodi), poi da allora più nulla. Ora praticamente non ci parliamo neanche più.

Spero che possiate apprezzare un racconto che non è stato facile scrivere, i fatti sono tutti veri e cercare di metterli in ordine e scriverli decentemente non è stato facile. E proprio perchè i fatti sono veri che vi dico che se tornassi indietro farei di tutto per non rifare le stesse cose.

bel racconto

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