È uno di quei pomeriggi noiosi, in cui sono a casa dal lavoro, fuori piove e non ho voglia di uscire di casa. Mi sento strana, smaniosa. Vago su Netflix e poi sul mio Kindle, ma nulla attira la mia attenzione.
Sbuffo. Decido di aprire Instagram e, mentre scorro la home, mi soffermo su una foto: un piccolo gruppetto di militari in divisa mimetica. Credo di aver trovato finalmente un adeguato passatempo…
La mia fantasia parte e assieme a essa anche la mia mano, che esplora il mio corpo, andando a inseguire ciò che immagino. Vorrei essere lì, in mezzo a loro, essere il loro giocattolo sessuale e farmi fare tutto quello che vogliono per godere del loro godimento. È questo ciò che mi eccita di più del sesso: fare godere mi fa godere come in una sorta di riflesso incondizionato.
Stuzzico le parti più sensibili della mia pelle, ma in realtà è ciò che vedo nella mia testa a farmi bagnare copiosamente e a farmi gemere. Mi sembra davvero di avere addosso le loro mani, che perlustrano il mio corpo in un gioco di perquisizione, le mie mani ammanettate dietro la schiena e nel frattempo loro che mi usano e mi scopano con i loro manganelli di carne. Le fiamme che incendiano la mia pelle sono sempre più alte, mi annebbiano la vista, mi fanno perdere il contatto con la realtà, mi fanno emettere versi sconnesse e soprattutto fanno emergere quel lato di me che più amo: il mio essere puttana. No, non puttana in quel senso, come pensano in molti.
Non è un darla a tutti. Decido io con chi esserlo. Con chi lasciarmi andare. Le mie dita spingono forte nella mia intimità infuocata, simulando i loro colpi, rincorrendo l'orgasmo. Li vedo qui davanti a me, con i loro cazzi in mano, pronti a riversarmi addosso il loro piacere come un vestito bianco.
Lo bramo e lo percepisco montare in me, fino a esplodere in un gemito prolungato e liberatorio, che mi lascia tremante e sudata. Le mie dita ancora dentro alle le mie mutandine umide, l'altra mia mano che mi tortura i capezzoli duri e sensibili, godendomi il calore che avvolge il mio corpo e i fremiti che mi regalano piacevoli brividi. Riapro gli occhi soddisfatta e appagata. Ha smesso di piovere, per fortuna. Credo che stasera uscirò e magari donerò a qualcuno il mio lato che più amo.
Bianca
Giovannaesse
Giovannaesse
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