Cominciamo dall’inizio. Mi chiamo Gina, ho 38 anni e un figlio di 19, Paolo. La sua venuta al mondo, anche se inaspettata, è sempre stata ampiamente preventivabile dato che io e quello che poi sarebbe diventato mio marito facevamo costantemente l’amore senza protezioni. Il più delle volte succedeva poiché lui dimenticava di portare i preservativi, altre perché voleva semplicemente possedermi senza il filtro di un profilattico. Non sono mai stata una donna particolarmente resistente, quando sentivo che il mio corpo pretendeva di essere cavalcato non riuscivo ad oppormi e la mancanza di un contraccettivo non mi ha mai fermata. Ecco spiegato del perché sono diventata madre relativamente presto ed ecco spiegato perché sono qui a scrivere: il mio corpo vuole essere sbattuto da un ragazzino.
Francesco, questo è il nome del ventenne che mi sta facendo impazzire, non ha mai negato di apprezzare sin dal primo istante la mia estetica: infatti ha sempre affermato di avere in una bionda bassina riccia e tettona il suo prototipo di ragazza ideale. Mi ha sempre inorgoglito sentir dire ciò da un bel ragazzo alto (1.85 suppongo) dotato di un fisico non troppo pompato ma decisamente tonico. Moro e occhi verdi, barba appena accennata. La prima volta che mi vide le prime parole che mi disse furono “sei davvero una donna splendida!” e vi assicuro che non fu affatto il complimento a farmi effetto. So bene che già all’epoca del nostro primo incontro ero in una forma fisico da urlo, ero diventata una maniaca della palestra da mesi ormai, ciò che fece presa su di me fu il fatto che mi diede immediatamente del tu. Gli altri amici di mio figlio mi hanno sempre squadrata con desiderio ma con fortissimo imbarazzo e non sono mai andati oltre il lei, ed ora mi ritrovavo davanti un ragazzo che mi dava due baci sulle guance oltre a dirmi chiaramente cosa pensava della mia fisicità.
In questo momento so che vi starete chiedendo che ruolo ha mio marito in questa vicenda: compiuti i 41 anni si è lasciato andare a una vita alla base della pigrizia. Mentre il mio corpo acquista tonicità dalle 3 sedute settimanali di palestra, il suo si appesantisce di birra e vita sedentaria. Il suo lavoro come consulente finanziario lo assorbe molte ore al giorno e non gliene faccio di certo una colpa se negli anni ha cominciato a sentirsi sempre più stanco. Il sesso continua ad esserci, meno frequente e potente, ma comunque mi soddisfa quel tanto che basta per non impazzire. Dico questo perché non voglio, come altre donne tentate di tradire, dare la colpa all’assenza del mio compagno. Se capiterà di capitolare alla corte di Francesco sarà solo perché cederò alla voglia di farmi una scopata come si deve, sempre se Francesco poi si rivelasse l’amante focoso che suppongo sia. Me lo immagino come uno stallone che fotte come una furia selvaggia, metti che poi viene in trenta secondi? Impazzirei se cedessi e non godessi. Ma vabbè.
Tornando alla mia storia devo aggiungere che Francesco, rispetto ad altri amici di Paolo, non è un assiduo frequentatore di casa nostra. Si è soliti vederlo solo nel weekend quando, prima di uscire, il gruppo di amici di Paolo si riunisce da noi come punto di incontro rispetto ad altri suoi compagni che sono quasi degli abitudinari in casa mia. In quei momenti lui preferisce chiacchierare con me piuttosto che stare in camera di mio figlio con gli altri e grazie a questo tipo di approccio il nostro rapporto si è molto fortificato: non siamo mai stati mamma e amico del figlio, quanto piuttosto due “amici” anche se le sue occhiate cariche di desiderio non sono mai state particolarmente amichevoli. Con me si confida molto, scherza, fa mille battute. Mi è sempre sembrato più maturo della sua età. Spesso mi chiede consigli sulla sua vita sentimentale, mi racconta di come si sviluppano i suoi rapporti con le donne e io confido a mia volta le esperienze del mio passato sperando che gli siano di aiuto nelle sue. C’è sempre tensione sessuale, tanta. La situazione si mantenne stabile per un bel po’ di settimane, ma le cose cambiarono un po’ quando, un sabato in cui Francesco non c’era e mio figlio faceva la doccia, udii inavvertitamente (può sembrare la classica cosa banale che succede per ampliare un racconto, ma giuro che è accaduta veramente) gli altri ragazzi del gruppo parlare di me mentre passavo per la camera per raggiungere la mia mentre mi preparavo ad uscire con mio marito.
“Quanto è bona la mamma di Paolo stasera con quel vestitino” sentii dire da una prima voce che però non riuscii a captare a chi appartenesse. Dovevano essere un cinque/sei in camera, non essendo l’unica voce che si sentiva avevo fatto fatica a riconoscerla.
“Beato il marito che stanotte la sfonda” questa volta percepii chiaramente la voce di Luca. “Un mio amico mi ha raccontato che lo fa alzare a tutti in palestra, l’istruttore quando l’aiuta a fare gli squat poi si va a chiudere in bagno” concluse ridendo e facendo ridere anche me pensando a Giovanni. “Non c’è bisogno che te lo raccontano, si sa che una con quelle tettone te lo fa tirare” di nuovo la voce che non riconoscevo. Forse Michele, ma parlava in un tono così basso rispetto agli altri.
“Ce l’ha scritto in faccia che ha sempre voglia di cazzo”
“Io non la reggo più, ho voglia di spaccarla in due.” esclamò Vittorio lasciando partire una bestemmia, e la cosa mi sorprese. Mi ha sempre dato l’idea di essere un timido, sentirlo imprecare mentre spiegava quanto mi volesse fu strano. Comunque dopo qualche altro commento altrettanto volgare iniziai a perdere interesse per le fantasie di quei ragazzini, quando d’un tratto l’ennesima frase di Vittorio mi colpii. In pieno volto come uno schiaffone.
“Francesco per me a lungo andare è l’unico di noi che se la scopa davvero, le sta sempre addosso quando è qui.”
“Eh poi hai capito che casino gli combina Paolo” gli rispose qualcuno.
“Paolo lo sa che Francesco la vuole, glielo disse al campetto due settimane fa davanti a me e Federico che Gina lo fa diventare pazzo”
Mio figlio sa della folle ‘attrazione che Francesco prova per me? Un conto è sospettare che a un tuo amico piaccia tua madre, un conto è quando quel tuo amico viene a dirtelo in faccia quanto sangue gli fa salire alla testa e nelle parti basse. Come avrà reagito? Non so perchè, ma mi eccitai paurosamente. I ragazzi cambiarono argomento e non conobbi la reazione avuta da mio figlio alla scoperta.
Corsi in camera da letto e, nonostante da lì a mezz’oretta sarei dovuta uscire con mio marito, letteralmente mi cavalcai. Con le dita della mano destra mi penetrai furiosamente mentre con l’altro mano iniziai a torturarmi una tettona. La mia mente mai come quel giorno spaziava tra immagini lussuriose e di cui ora, mentre scrivo, un po’ mi vergogno: Francesco che mi sbatteva con tutta la forza che aveva in corpo da assoluto dominatore sotto gli occhi di mio figlio e di mio marito. Non so perché, l’idea di essere vista mentre godo mi ha sempre intrigata tanto, ma non mi spiego proprio perché spero sia la mia famiglia a guardarmi mentre incasso dentro di me la furia sessuale di un ragazzino. Forse perché ormai mi davano per scontata e non apprezzavano nulla di ciò che facevo in casa per loro, e quindi mi eccito così tanto perché voglio ancora dimostrare quanto mi senta ancora una donna appetibile. Una donna vera.
L’unica cosa certa è che ho voglia di fare l’amore e devo capire come gestire la situazione.
Alexy
Giovanna
Gianni
Carlo
marco
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